IMPIANTI A GAS

Uno fra gli impianti gas utilizzati da anni nel settore antincendio è l’impianto ad anidride carbonica (CO2); esso viene impiegato in zone, locali e macchine dove normalmente non esiste presenza di personale. L’Anidride Carbonica è un gas incolore, inodore e possiede ottime caratteristiche dielettriche. Come agente estinguente il CO2 può offrire:

Un’estinzione pulita

Poichè l’Anidride Carbonica è un gas, essa estingue il fuoco senza lasciare residui di acqua, schiuma o polvere che potrebbero danneggiare gli equipaggiamenti. Questa estinzione pulita elimina pertanto la necessità di costose e lunghe operazioni di pulizia, conseguenti ad un’operazione di estinzione.

Una protezione economica

l’Anidride Carbonica è l’agente estinguente più economico oggi disponibile. L’Anidride Carbonica non solo costa meno di qualsiasi altro agente estinguente, ma taglia inoltre le spese di ricarica.

Un’estinzione veloce, versatile ed efficace

l’Anidride Carbonica provvede ad un’efficace protezione antincendio dove esiste pericolo di incendi di classe B (liquidi infiammabili e gas) e di classe C (incendi di apparecchiature elettriche anche sotto tensione). Poichè L’Anidride Carbonica è un agente estinguente tridimensionale, penetra ovunque nell’area di pericolo, sopprimendo velocemente la combustione.

Dove può essere usato il sistema di estinzione ad anidride carbonica

I sistemi di estinzione CO2 Astra sono progettati per garantire una veloce, continua, automatica e/o manuale protezione antincendio per un’ampia gamma di pericolo d’incendio.

Le applicazioni tipiche includono:

Industriale commerciale.

Macchinari per la stampa; serbatoi di stoccaggio; essicatoi; forni; impianti di verniciatura a flusso; trasformatori; generatori; laminatoi; apparecchiature elettriche di comando; locali di controllo impianti di processo; equipaggiamenti chimici di processo; aree di stoccaggio di liquidi infiammabili o gas; aree di stoccaggio di nastri magnetici e stazioni relay.

CERT Imp

Il CERT. IMP, è un documento che sempre più spesso viene richiesto dal Comando dei Vigili del Fuoco, con l’obiettivo di “sanare” impianti per i quali non si dispongono di informazioni sufficienti. Una responsabilità a carico del progettista, che però con le dovute prove ed indagini consente di riavviare l’attività senza problemi.

Dich Imp

Il DICH-IMP dovrà essere firmato dall’Installatore dell’impianto il quale dichiara che:
L’impianto è stato realizzato conformemente al progetto firmato da un Tecnico Abilitato. Il progetto dovrà essere tenuto a disposizione del titolare dell’Attività.

La realizzazione dell’impianto risulta conforme alla regola dell’arte (normativa vigente di riferimento)
L’installazione è stata fatta solo con componenti costruiti a regola d’arte ed adatti allo specifico luogo di installazione. (su questo punto è indispensabile rimandarvi in un interessante ed approfondito articolo data l’enorme confusione che ancora oggi vige sull’argomento)
Per l’impianto è stata verificata la corretta funzionalità, avendo eseguito le verifiche richieste dalle norme tecniche applicabili e dalle disposizioni legislative (per i sistemi di controllo del fumo vige in Italia la norma UNI 9494-3:2017)
È di fondamentale importanza ricordare che al Dich-Imp vanno allegati il progetto di impianto, la relazione tipologica dei componenti utilizzati ed il manuale di uso e manutenzione dell’intero sistema. Vedremo nel corso dell’articolo uno ad uno come sono realizzati tali documenti.

È quindi chiaro che l’installatore si assumerà la responsabilità di quanto certificato, in quanto firmatario del modello. Si specifica comunque che l’installatore dell’Impianto può corrispondere a persona fisica o giuridica. Pesante responsabilità che dovrebbe indurre l’installatore non solo a prestare molta attenzione al suo lavorato, ma anche a effettuare tutte le corrette valutazioni sui componenti e sulle procedure di corretta posa in opera nonché al rispetto del progetto.