IMPIANTI AEROSOL

Gli impianti di spegnimento ad aerosol per l’estinzione degli incendi, utilizzano una sospensione fine di particelle aventi la consistenza di una sottilissima polvere che in genere è formata da nitrato di potassio. È composto da particelle finemente suddivise e sostanze gassose mediante processo di combustione di un composto solido. Il suo utilizzo come agente estinguente avviene soprattutto nell’impiantistica fissa, ma esistono sue applicazione anche negli inibitori di fiamma manuali.

Il compound aerosol è contenuto all’interno di dispositivi non pressurizzati che una volta attivati, attraverso un processo di combustione, lo generano. Tali dispositivi sono chiamati generatori. I generatori ad aerosol, a differenza dei sistemi antincendio tradizionali, non necessitano né di bombole né di ugelli. La loro attivazione avviene attraverso cavo elettrico o dispositivo termico. La capacità estinguente è calcolata sul volume da proteggere, poiché lo spegnimento avviene attraverso saturazione dell’ambiente. L’agente aerosol ha preso piede sul mercato quando l’utilizzo degli halon è diventato illegale, fino a quel momento veniva utilizzato quasi esclusivamente nel comparto aerospaziale russo. L’aerosol non è tossico ed è ecocompatibile.

Sono validi per il controllo di incendi sia di classe A sia di classe B in spazi confinati e di piccole dimensioni. Una limitazione evidente al loro utilizzo viene attualmente dalla mancanza di una normativa tecnica riconosciuta ed alle incertezza che esistono relativamente alla tossicità potenziale dei prodotti aerosol e alle concentrazioni utilizzate per l’estinzione. Le normative in fase di studio limitano al momento l’uso esclusivamente ad aree non occupate.