Impianti di rivelazione incendi
I sistemi fissi automatici di rivelazione di incendio hanno la funzione di rivelare automaticamente un principio di incendio e segnalarlo nel minor tempo possibile. I sistemi fissi di rivelazione manuale permettono invece una segnalazione nel caso l’incendio sia rilevato dall’uomo. In entrambi i casi, il segnale di allarme incendio è trasmesso e visualizzato in corrispondenza di una centrale di controllo e segnalazione ed eventualmente trasmesso ad una centrale di ricezione allarmi ed intervento. Un segnale di allarme acustico e/o luminoso può essere necessario anche nell’ambiente interessato all’incendio ed eventualmente in quelli circostanti per soddisfare gli obiettivi del sistema.
Lo scopo dei sistemi è di:
- Favorire un tempestivo esodo delle persone, degli animali nonché lo sgombero dei beni.
- Attivare i piani di intervento.
- Attivare i sistemi di protezione contro l’incendio e eventuali altre misure di sicurezza.
- I rivelatori devono essere installati in modo che possano individuare ogni tipo di incendio
prevedibile nell’area sorvegliata, fin dal suo stadio iniziale e in modo da evitare falsi allarmi.
Le tecniche di rivelazione sono legate ai seguenti tipi:
Rivelazione di fumo
Rivelazione di calore
Rivelazione ottica di fiamma
I rivelatori di fiamma rivelano le radiazioni emesse da un fuoco. Possono essere utilizzati rivelatori che rivelino radiazioni di tipo ultravioletto , infrarosso o di tipo combinato. Le fiamme si distinguono in calde (infrarossi) da quelle definite fredde (ultravioletti) e deve essere scelto il rivelatore con la lunghezza d’onda specifica per la tipologia di fiamma sviluppata.
In questi casi il rivelatore di fiamma ha una risposta più veloce di un rivelatore di fumo o di calore garantendo un immediato allarme. Essendo però un rivelatore particolare non può essere considerato come un rivelatore di tipo generico valido generalmente per tutti gli ambienti. I rivelatori di fiamma devono essere conformi alla UNI EN 54-10.
I rivelatori di fiamma, data la loro sensibilità alle radiazioni dei fuochi, non devono essere obbligatoriamente montati a soffitto. La visuale del rivelatore rispetto all’area o all’oggetto da proteggere deve essere totalmente sgombra.
I rivelatori di fiamma devono essere protetti da polvere, oli e grassi che possono ridurre la loro sensibilità.
Impianti evacuatori di fumo e calore EFC
I dispositivi di azionamento a distanza, comprese eventuali tubazioni, devono essere progettati in modo che sia garantito il funzionamento anche in caso d’incendio; devono essere azionabili da posizioni sicure e che non presentino pericolo d’incendio. Detti dispositivi devono essere contrassegnati adeguatamente, opportunamente protetti ed in posizione visibile dalla quale sia possibile controllarne il regolare funzionamento. L’energia di funzionamento deve essere autonoma.
I dispositivi di apertura a distanza devono essere realizzati in modo da aprire contemporaneamente soltanto gli EFC posti nel compartimento interessato da incendio. Tali dispositivi, se funzionanti automaticamente, devono essere comandati almeno da 1 rivelatore di fumo ogni 80 m² di superficie al suolo. Tali rivelatori devono essere conformi alla UNI EN 54/7.
Nei locali protetti con impianti di estinzione automatici a pioggia o ad acqua frazionata, l’apertura degli EFC deve avvenire dopo l’entrata in azione di tali impianti. Questo può essere ottenuto, per esempio, asservendone il comando dell’impianto di estinzione stesso. Se entrambe le posizioni sono comandate da elementi termosensibili, occorre che la temperatura a cui si aprono gli EFC sia maggiore di 25°C rispetto a quella di azionamento dell’installazione di estinzione.
Gli EFC installati in locali dotati di impianto di protezione antincendio con mezzi di spegnimento a forma gassosa dovranno essere pilotati solo con dispositivi di sgancio manuale posti in luogo accessibile e ben identificabile.
Per garantire l’efficacia aerodinamica del sistema occorre che nella parte bassa dei locali ci siano aperture per l’immissione di aria aventi superficie non minore di 2 volte la superficie geometrica di apertura della totalità EFC installati.
Gli EFC devono presentare caratteristiche costruttive tali da garantire che il flusso di uscita dei fumi e dei gas di combustione non si inverta in presenza di vento spirante trasversalmente da qualsiasi direzione. Il funzionamento degli EFC (movimento di apertura e stabilità ad apertura avvenuta) deve essere garantito anche in condizioni critiche quali: vento particolarmente violento, neve, gelo, agenti atmosferici aggressivi interni/esterni.
Il tempo di apertura degli evacuatori di fumo non deve essere maggiore di 30 s dall’azionamento provocato da elemento sensibile o comando remoto. Il tempo totale di rivelazione e apertura completa non deve essere maggiore di 5 minuti.