Progettazione, Realizzazione e Manutenzione Impianto Sprinkler
Lo Sprinkler è un sistema automatico di estinzione a pioggia; ha lo scopo di rilevare la presenza di un incendio e di controllarlo in modo che l’estinzione possa essere completata con altri mezzi, oppure di estinguerlo nello stadio iniziale.
Il sistema Sprinkler XFire comprende un’alimentazione idrica e una rete di tubazioni, solitamente posizionate a livello del soffitto o della copertura, alla quale sono collegati, degli ugelli erogatori chiusi da un elemento termosensibile.
In caso d’incendio, il calore sviluppato provoca l’apertura degli erogatori che si trovano direttamente sopra l’area interessata e conseguentemente la fuoriuscita di acqua in goccioline che permette il rapido controllo dell’incendio con il minimo dei danni.
In molte situazioni è sufficiente l’attivazione di meno di quattro sprinkler per spegnere l’incendio. In scenari con incendi che si sviluppano rapidamente (ad esempio in caso di versamento di liquidi infammabili), possono essere necessari fno a dodici sprinkler per il controllo dell’incendio.
Corpo dell’erogatore Sprinkler XFS
Elemento termosensibile
L’elemento termosensibile è il componente che attiva l’uscita dell’acqua. In condizioni normali il componente fa in modo che il tappo resti nella sua posizione e non vi sia fuoriuscita di acqua.
Non appena l’elemento viene esposto al calore, cede e rilascia il tappo. Gli elementi termosensibili sono di due tipi, entrambi ugualmente affidabili: lega metallica fusibile oppure bulbo di vetro frangibile. La normale temperatura di funzionamento è tra 57 e 77 °C. Erogatori sprinkler che funzionano a temperature più elevate possono essere utilizzati laddove vi è una temperatura ambientale particolarmente elevata, ad esempio in prossimità di forni, tubazioni di vapore, ecc. oppure quando è prevedibile un rapido incremento di temperatura che farebbe aprire un numero eccessivo di erogatori. Una volta raggiunta la temperatura di funzionamento, l’effettiva apertura dell’elemento avviene dopo un intervallo di tempo che può variare dai 30 secondi a 4 minuti. Questo tempo di reazione è il tempo necessario affinché si attivi il fusibile o il bulbo si rompa e dipende dai tipi di materiali di cui è composto l’elemento e dalla sua massa. Gli erogatori sprinkler standard hanno un tempo di reazione dai 3 ai 4 minuti, mentre i sistemi a risposta rapida (“Quick Response”) si attivano in tempi più brevi. La scelta del tempo di reazione di un sistema sprinkler dipende dal tipo di rischio da proteggere, dal danno massimo accettabile e da altre considerazioni progettuali.
Tappo
Orifizio
Deflettore
Prima di realizzare un impianto sprinkler, un tecnico xfire compie un sopralluogo presso la vostra sede per valutare:
il grado di rischio dell’incendio
la velocità di propagazione dell’incendio
la sensibilità del contenuto al danno da bagnamento
le condizioni ambientali
il tempo di reazione desiderato
Nella seconda fase, il progettista XFire considera:
l’attività svolta
la tipologia delle merci, dei materiali e degli imballaggi
le modalità di stoccaggio
le caratteristiche dei fabbricati
le condizioni ambientali
Sistemi a umido
Sistemi a secco
Sistemi a preallarme
I sistemi Sprinkler a preallarme utilizzano il concetto base dei sistemi a secco: le tubazioni sono riempite con aria non in pressione e non con acqua. La differenza consiste nel fatto che l’apertura della valvola di controllo è comandata da impianti di rivelazione incendi separato. Affinché l’acqua venga scaricata occorre quindi un doppio consenso (apertura dell’erogatore e intervento dell’impianto di rivelazione).
Questi sistemi vengono utilizzati in quei casi dove si temono gravi danni da bagnamento come conseguenza della rottura accidentale di un erogatore o di un tubo. Il vantaggio principale dei sistemi a preallarme è la duplice azione richiesta per il rilascio dell’acqua: l’apertura della valvola di preallarme (comandata dal sistema di rivelazione) e l’apertura degli erogatori sprinkler. Di contro la presenza di un impianto di rivelazione aumenta la complessità del sistema, e quindi la possibilità di guasti, rendendolo quindi meno affidabile degli impianti che ne sono privi. In caso di malfunzionamento dell’impianto di rivelazione non si avrebbe infatti l’apertura della valvola di controllo, e quindi l’erogazione di acqua, anche in caso di incendio. Questo tipo di impianto offre un livello di protezione aggiuntivo contro un rilascio accidentale dell’acqua. Per questo motivo i sistemi a preallarme sono utilizzati in ambienti i cui contenuti possono essere danneggiati dall’acqua, come archivi, depositi di beni artistici, biblioteche con libri rari e centri di elaborazione dati.
Sistemi a diluvio
La principale norma tecnica italiana riguardante i sistemi Sprinkler è la:
UNI EN 12845
Installazioni fsse antincendio – Sistemi automatici a Sprinkler – Progettazione, installazione e manutenzione (edizione attuale 2015), che dal 30 giugno 2007 ha sostituito le norme UNI 9490 e 9489, non più in vigore.
I componenti degli impianti sprinkler sono trattati dalla norma UNI EN 12259, suddivisa in diverse parti:
UNI EN 12259 - 1
Erogatori Sprinkler
UNI EN 12259 - 2
Valvole di allarme idraulico
UNI EN 12259 - 3
Valvole d’allarme a secco
UNI EN 12259 - 4
Campane idrauliche di allarme
UNI EN 12259 - 5
Indicatori di fusso
PR EN 12259 - 12
Pompe (progetto di norma ancora allo studio)