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Progettazione

Impianto Sprinkler

Il sistema automatico sprinkler è progettato per rilevare la presenza di un incendio ed estinguerlo nello stadio iniziale con acqua, oppure per tenere sotto controllo le fiamme in modo che l’estinzione possa essere completata con altri mezzi.

Il sistema sprinkler comprende un’alimentazione idrica e uno o più impianti sprinkler; ogni impianto comprende un complesso di valvole principali di controllo e un insieme di tubazioni dotate di sprinkler (erogatori).

Gli erogatori sprinkler sono disposti in posizioni specificate, a livello del soffitto o della copertura, e, dove risulti necessario, tra le scaffalature, sotto gli scaffali oppure nei forni o generatori per riscaldamento.

Gli sprinkler funzioneranno a temperature predeterminate per scaricare l’acqua sopra le parti interessate dell’area sottostante. Il flusso d’acqua, attraverso la valvola di allarme, innescherà un allarme antincendio.
La temperatura di funzionamento sarà generalmente selezionata affinché si adatti alle condizioni di temperatura ambiente.

Entreranno in funzione solo gli sprinkler in prossimità d’incendio, cioè quelli che si riscalderanno sufficientemente.

La documentazione di progetto è costituita da:
relazione tecnica e di calcolo;
disegni di lay-out dell’impianto con l’esatta ubicazione delle attrezzature, la posizione dei punti di misurazione, ed i dati tecnici dell’impianto.

Impianti rivelazione automatica e manuale incendi

Normativa di riferimento sugli impianti di rivelazione automatica e manuale incendi

Norma UNI 9795:2013 “Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio”.

Norma UNI EN 54 “Sistemi di Rivelazione e di segnalazione manuale d’incendio”.

Componenti del Sistema

Tutti i componenti del sistema fisso, così come previsto dalla UNI 9795 saranno conformi alla UNI EN 54-1. Il sistema comprenderà i seguenti componenti obbligatori: – i rivelatori automatici d’incendio; – i punti di segnalazione manuale; – la centrale di controllo e segnalazione; – le apparecchiature di alimentazione;

CERT Imp

Il CERT. IMP, è un documento che sempre più spesso viene richiesto dal Comando dei Vigili del Fuoco, con l’obiettivo di “sanare” impianti per i quali non si dispongono di informazioni sufficienti. Una responsabilità a carico del progettista, che però con le dovute prove ed indagini consente di riavviare l’attività senza problemi.

Dich Imp

Il DICH-IMP dovrà essere firmato dall’Installatore dell’impianto il quale dichiara che:
L’impianto è stato realizzato conformemente al progetto firmato da un Tecnico Abilitato. Il progetto dovrà essere tenuto a disposizione del titolare dell’Attività.

La realizzazione dell’impianto risulta conforme alla regola dell’arte (normativa vigente di riferimento)
L’installazione è stata fatta solo con componenti costruiti a regola d’arte ed adatti allo specifico luogo di installazione. (su questo punto è indispensabile rimandarvi in un interessante ed approfondito articolo data l’enorme confusione che ancora oggi vige sull’argomento)
Per l’impianto è stata verificata la corretta funzionalità, avendo eseguito le verifiche richieste dalle norme tecniche applicabili e dalle disposizioni legislative (per i sistemi di controllo del fumo vige in Italia la norma UNI 9494-3:2017)
È di fondamentale importanza ricordare che al Dich-Imp vanno allegati il progetto di impianto, la relazione tipologica dei componenti utilizzati ed il manuale di uso e manutenzione dell’intero sistema. Vedremo nel corso dell’articolo uno ad uno come sono realizzati tali documenti.

È quindi chiaro che l’installatore si assumerà la responsabilità di quanto certificato, in quanto firmatario del modello. Si specifica comunque che l’installatore dell’Impianto può corrispondere a persona fisica o giuridica. Pesante responsabilità che dovrebbe indurre l’installatore non solo a prestare molta attenzione al suo lavorato, ma anche a effettuare tutte le corrette valutazioni sui componenti e sulle procedure di corretta posa in opera nonché al rispetto del progetto.