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Rischio RADON: come affrontarlo.

 

Rischio RADON: come evitare le sanzioni

Con il D.Lgs n.101/2020, in vigore dal 27 agosto 2020, sono state previste nuove disposizioni in merito all’esposizione dei lavoratori al rischio radon presente negli ambienti di lavoro chiusi.

 

Il servizio XFIRE CONSULTING per la “valutazione del rischio RADON”, permette alle aziende di ottemperare al nuovo obbligo di legge che prevede il rispetto dei valori limite di concentrazione in aria del gas Radon nei luoghi di lavoro introdotto dal nuovo Decreto Legislativo.

Il RADON è un gas inerte di origine naturale, inodore ed incolore, normalmente presente nel sottosuolo, radioattivo e pericoloso per la salute dell’uomo.

Il nuovo valore limite fissato dal D.Lgs. 101/2020 è pari a 300Bq/m3 per i luoghi di lavoro. Tale valore è un livello massimo di riferimento, espresso in termine di valore medio annuo di concentrazione dell’attività del radon nell’aria.

Il servizio di XFire Consulting comprende:

  • Sopralluogo
  • Misurazione del livello bq/m3 con rilevatore radon
  • Relazione tecnica rilasciata dal servizio di dosimetria riconosciuto
  • Documento riportante la valutazione delle misure correttive attuabili
  • Rilievi fotografici e predisposizione planimetria
  • Programmazione di eventuali attività atte al contenimento dei livelli eccedenti il valore limite stabilito dal d.lgs. 101/2020

Per tutti i dettagli, scarica il PDF.

CERT Imp

Il CERT. IMP, è un documento che sempre più spesso viene richiesto dal Comando dei Vigili del Fuoco, con l’obiettivo di “sanare” impianti per i quali non si dispongono di informazioni sufficienti. Una responsabilità a carico del progettista, che però con le dovute prove ed indagini consente di riavviare l’attività senza problemi.

Dich Imp

Il DICH-IMP dovrà essere firmato dall’Installatore dell’impianto il quale dichiara che:
L’impianto è stato realizzato conformemente al progetto firmato da un Tecnico Abilitato. Il progetto dovrà essere tenuto a disposizione del titolare dell’Attività.

La realizzazione dell’impianto risulta conforme alla regola dell’arte (normativa vigente di riferimento)
L’installazione è stata fatta solo con componenti costruiti a regola d’arte ed adatti allo specifico luogo di installazione. (su questo punto è indispensabile rimandarvi in un interessante ed approfondito articolo data l’enorme confusione che ancora oggi vige sull’argomento)
Per l’impianto è stata verificata la corretta funzionalità, avendo eseguito le verifiche richieste dalle norme tecniche applicabili e dalle disposizioni legislative (per i sistemi di controllo del fumo vige in Italia la norma UNI 9494-3:2017)
È di fondamentale importanza ricordare che al Dich-Imp vanno allegati il progetto di impianto, la relazione tipologica dei componenti utilizzati ed il manuale di uso e manutenzione dell’intero sistema. Vedremo nel corso dell’articolo uno ad uno come sono realizzati tali documenti.

È quindi chiaro che l’installatore si assumerà la responsabilità di quanto certificato, in quanto firmatario del modello. Si specifica comunque che l’installatore dell’Impianto può corrispondere a persona fisica o giuridica. Pesante responsabilità che dovrebbe indurre l’installatore non solo a prestare molta attenzione al suo lavorato, ma anche a effettuare tutte le corrette valutazioni sui componenti e sulle procedure di corretta posa in opera nonché al rispetto del progetto.