conformita' antincendio
Dichiarazione conformità antincendio / Rinnovo Conformità antincendio
La periodicità dell’Attestazione di rinnovo è di 5-10 anni in base al tipo di attività dell’azienda, presumendo la conservazione nel tempo delle caratteristiche costruttive e funzionali originarie e ininfluenti le modificazioni esterne.
Quando occorre rinnovare la conformità antincendio?
Pertanto alla luce nel nuovo regolamento, non tutte le aziende devono rinnovare il C.P.I. CERTIFICATO di PREVENZIONE INCENDI. Di conseguenza è improprio parlare di rinnovo del C.P.I. o della SCIA, è corretto parlare di rinnovo conformità antincendio, che deve essere accuratamente redatto e presentato al Comando dei Vigili del Fuoco prima della scadenza, allegando:
– Dichiarazione attestante la funzionalità e l'efficienza degli impianti di protezione attiva e passiva antincendio, laddove presenti, con esclusione delle attrezzature mobili di estinzione, firmata in formato CADES da professionista antincendio;
– Attestato del versamento a favore della Tesoreria provinciale dello Stato.
SCIA ANTINCENDIO
COS’E’ la SCIA Antincendio? - Segnalazione Certificata di Inizio Attività
E’ la richiesta formale che il titolare dell'attività inoltra al comando dei Vigili del Fuoco per poter iniziare l'attività soggetta a CPI.
A COSA SERVE E COME SI FA?
Serve ad attestare il rispetto delle normative antincendio di un edifico e/o una attività. In base alle dimensioni e complessità dell'attività, l’iter è differente:
CATEGORIA A
A seguito del sopralluogo effettuato da parte del tecnico abilitato, si eseguono eventuali lavori e si presenta la SCIA antincendio. Da quel momento si è in regola (il sopralluogo è a campione, nelle settimane successive).
CATEGORIA B
Si esegue la progettazione, si presenta il progetto al Comando dei Vigili del Fuoco che deve approvarlo, poi si eseguono eventuali lavori e si presenta la SCIA. Da quel momento si è in regola (il sopralluogo è a campione, nelle settimane successive).
CATEGORIA C
Si esegue la progettazione, si presenta il progetto al Comando dei Vigili del Fuoco che deve approvarlo, poi si eseguono i lavori e si presenta la SCIA. Il sopralluogo avviene nelle settimane successive e solo da quel momento si è in regola con il CPI.
CPI - CERTIFICATO PREVENZIONE INCENDI
COS’E’ IL CPI? Certificato Prevenzione Incendi
Il CPI – Certificato di Prevenzione Incendi – è un documento che certifica il rispetto di tutti i requisiti di sicurezza antincendio, in base alla normativa in materia di Prevenzione degli Incendi (DPR 151/2011).
No, l’obbligo del CPI vale soltanto per le attività di Categoria C cioè quelle ad alto rischio.
XFire si occupa della formulazione della richiesta di CPI al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e di fornire le certificazioni e le dichiarazioni attestanti la conformità delle attività in base alla normativa di prevenzione incendi.
Il rinnovo periodico del Certificato di Prevenzione Incendi si ottiene inviando ogni 5 anni una dichiarazione ai Vigili del Fuoco di assenza di variazione delle condizioni di sicurezza antincendio. Nel caso in cui siano state effettuate delle modifiche l’azienda ha l’obbligo di presentare una nuova richiesta.
Valutazione rischio esplosione (ATEX)
Che cos'è la valutazione del rischio esplosioni (ATEX) e quando è obbligatoria?
Atex è acronimo di ATmosphères ed EXplosives , per atmosfera potenzialmente esplosiva si intende una atmosfera che di per se non è esplosiva in condizioni normali , ma può diventarlo in caso di circostanze imprevedibili, tipo perdite di gas, aumento della temperatura o pressione, o per la semplice rottura di un componente.
La certificazione atex è il risultato della valutazione rischio esplosione.
Le attività lavorative in cui sono presenti sostanze infiammabili allo stato di gas, vapori, nebbie o polveri in deposito, in ciclo di lavorazione o di trasformazione, in sistemi di trasposto, manipolazione o movimentazione.
In questi casi il responsabile dell'attività deve valutare il rischio di formazione di atmosfere esplosive, individuando le misure tecniche necessarie al conseguimento dei seguenti obiettivi, in ordine di priorità:
- prevenire la formazione di atmosfere esplosive;
- evitare l'accensione di atmosfere esplosive;
- attenuare i danni di un'esplosione in modo da garantire la salute e la sicurezza degli occupanti.
- Individuazione delle condizioni generali di pericolo di esplosione
- Identificazione delle caratteristiche delle sostanze infiammabili o polveri combustibili
- Determinazione della probabilità di formazione, della durata e dell'estensione delle atmosfere esplosive
- Identificazione dei potenziali pericoli di innesco
- Valutazione dell'entità degli effetti prevedibili di un'esplosione
- Quantificazione del livello di rischio accettabile
- Adozione di misure finalizzate alla riduzione del rischio di esplosione